Se è vero che, nell’ultimo decennio, la tecnologia si è evoluta al punto da trasformare la vecchia cartellonistica in uno strumento digitale dinamico, è altrettanto vero che, oggi, il Digital Signage è sempre più interattivo e sempre più connesso.
Il Digital Signage di ultima generazione supera la funzione originaria di “segnaletica” e apre a una serie di servizi, sia in ambito pubblico che privato, che hanno a che vedere con pagamenti, acquisti, prenotazioni e promozioni.
Servizi che vengono erogati tramite postazioni interattive (chioschi o totem), connesse a Internet e comunicanti, dotate di grandi schermi e presenti in molteplici contesti, tra i quali la pubblica amministrazione, la sanità, trasporti, alberghi, ristorazione e retail e in quegli ambiti che prevedono accettazioni, prenotazioni e disbrigo di pratiche.
Oggi – complici software di Visual Content Management sempre più evoluti – la segnaletica digitale si avvale di schermi in grado di integrare sistemi intelligenti che registrano e analizzano le reazioni degli utenti, misurano i loro livelli di attenzione e profilano età, sesso, etnia e tempo di permanenza dello sguardo su un determinato contenuto.
L’obiettivo è tracciare dei feedback, analizzare le reazioni dei consumatori per metterne a fuoco orientamenti e gusti e definire strategie marketing sempre più mirate ed efficaci.
Ma c’è di più: i sensori integrati nei dispositivi touchscreen presenti in un punto vendita sono in grado di quantificare i “touch” e le interazioni legate a contenuti specifici, per poi fare una valutazione oggettiva del rendimento delle campagne pubblicitarie.
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